giovedì 29 novembre 2012

aiuto cuoco


A me non piace cucinare. Per me più di 10 minuti per cucinare qualcosa è sinonimo di tempo sprecato.
Ma invidio tantissimo coloro che si sbattono per cucinare e fare pranzetti di alto livello, come chi si alza alle 7 del mattino per preparare il pranzo (cinque ore ai fornelli? Inconcepibile per me!),
certo, c’è chi non concepirebbe di passare qualche ora a disegnare strip… Ma sono gusti, no?
E’ che la mia concezione massima di preparare un pranzetto è prenderlo già pronto e scaldarlo nel microonde!

giovedì 15 novembre 2012

inavvicinabile

E’ l’incubo di ogni single che vive da solo: trovarsi una donna per casa che incomincia a dirgli ‘Eh, però qua non hai pulito, guarda quella ragnatela là nell’angolo, quanta polvere su quel comodino’ concludendo con il classico ‘Eh, se ci fossi io questa casa splenderebbe!’.
Ora, parliamone: l’uomo medio ha ancora la natura di un cavernicolo.
Secondo voi, un cavernicolo si metteva a pulire la caverna, dato che bastava una folata di vento a riportare polvere a altre schifezze nella caverna?
No. Aveva così più importanti a cui pensare: cacciare, difendere il proprio territorio, tenere pulite le proprie armi, rincorrere con la clava qualche donna per farla sua (bei tempi, quando i rapporti uomini/donne era così se semplici… J  ).
E nulla è cambiato da allora: anche noi abbiamo il nostro bel da fare! Dobbiamo cacciare… Gli alieni di Halo dell’xbox, tenere pulita… la nostra automobile, rincorrere le donne (che ci tolgono MOLTO tempo dato che non si possono più usare le clavi ma corteggiarle, portarle fuori a cena, inventarsi mille modi per conquistarle, ecc ecc).
Ragazzi, con tutte ste attività, chi lo trova il tempo di pulire????
Bisogna darsi delle priorità, no?

giovedì 1 novembre 2012

Età

Età… Che più va avanti e più sta stretta.
Che a 20 anni credi che il tuo corpo sarà sempre al top della sua potenza e non credi a quelli che ti dicono ‘Vedrai a 40 anni… Cadrai letteralmente a pezzi’.
Che a pezzi non ci cadi, quello no, ma inizi a sentire la differenza.
A 20 anni ti ubriacavi e il giorno dopo eri già attivo e pimpante. A 40 ti ci vogliono due giorni per ripigliarti.
A 15 anni correvi per un’ora su un campo da calcio al mattino e già al pomeriggio eri in giro con gli amici a far baldoria. A 40 un’ora di calcio e un giorno a letto con dolori e crampi in tutto al corpo.
A 15 anni ti pettinavi e i capelli prendevano la forma desiderata. A 40 anni una pettinata e i capelli ti restano attaccati al pettine.
A 20 il sesso andava alla grande: se non lo facevi almeno due volte di fila lo consideravi solo un preliminare. A 40 è già un trionfo arrivare a farlo una volta senza un infarto come ‘premio-produzione’.
Che poi, ok, il corpo è stanco. Ma la mente… Quella no, quella è immortale: non subisce gli attacchi del tempo.
Anche se… Metà delle cose che fai te le dimentichi dopo 10 minuti, hai la casa piena di post-it x ricordarti quello che devi (e ci metti pure il post-it ‘Lavati’ x’ a volte ti dimentichi pure di fare questo!’), hai ancora lo spirito del bambino ma se provi ad alzare la gonna della tua amica non ci scappa una risata ma una denuncia per molestie sessuali.
Allora forse è meglio accettare i propri anni, nel bene e nel male, e goderseli tutti, seguendo i limiti e le potenzialità del proprio corpo.
A meno che non si ha il girovita di Tamaro. In quel caso i limiti superano di gran lunga le potenzialità…